lunedì 18 gennaio 2010

Emergenza HAITI

AIUTARE SI PUO'

Emergenza terremoto a Haiti
Più di 100 gli operatori umanitari di MSF giunti a Haiti - Nelle sale operatorie di MSF si lavora 24 ore su 24 Port-au-Prince, -18 gennaio 2010 - ore 11:30

A cinque giorni dall’avvio delle operazioni per il disastro a Haiti, le equipe di Medici Senza Frontiere sono sul terreno per rispondere all’
enorme richiesta di interventi chirurgici salva-vita. I medici di MSF stanno utilizzando al massimo le sale operatorie lavorando 24 ore su 24. Al contempo si stanno cercando altre strutture, portando un ospedale gonfiabile da campo.

Nel suo nuovo ospedale nel distretto di Carrefour, un’equipe chirurgica di MSF ha realizzato 90 operazioni da quando vi ha cominciato a lavorare. Un’altra equipe ha effettuato 20 interventi chirurgici in un container. A breve arriveranno altre strutture, ma l’
arrivo dell’ospedale gonfiabile da campo, con due sale operatorie, è stato ritardato perché all’aereo che lo trasportava è stato negato il permesso di atterrare all’aeroporto di Port-au-Prince il 16 gennaio.
L’
aereo, dirottato sulla Repubblica Dominicana, è stato scaricato e il suo carico trasportato con dei camion ad Haiti. L’aereo con l’altra metà dell’ospedale è atterrato a Port-au-Prince, ma MSF è preoccupata che la consegna delle scorte essenziali venga ancora ritardata.

Nel frattempo si sta venendo a conoscenza delle condizioni nelle cittadine fuori dalla capitale, alcune delle quali si trovavano ancora più vicino all’epicentro del terremoto. Un’equipe di MSF si sta recando in elicottero nella città di Jacmel, nella parte meridionale dell’
isola. Altri operatori umanitari stanno verificando la situazione di Léogâne, a circa un’ora da Port-au-Prince. Migliaia di persone dalla capitale sono fuggite a Saint­Marc, un’area meno danneggiata dal terremoto, dove centinaia di feriti sono ricoverati nell’ospedale.

Nonostante i problemi nei trasporti, MSF è riuscita a far giungere a Port-au-Prince più di 100 operatori umanitari internazionali per dare supporto alle equipe che lavoravano stabilmente a Haiti già prima del terremoto. Tra loro vi sono chirurghi, anestesisti, nefrologi e psicologi. Alcuni sono arrivati via terra attraverso la Repubblica Dominicana, ma MSF è riuscita, dal 13 gennaio, a far arrivare a Port-
au-
Prince 4 aerei-cargo con operatori umanitari e materiali.

Le equipe sul terreno dicono che le condizioni non migliorano e che le strade sono piene di gente disperata. La mancanza di cibo e di acqua potabile causa ulteriore stress.

MSF sta ancora cercando di capire dove si trovino tutti i suoi operatori haitiani. Sappiamo che alcuni non sono sopravvissuti al terremoto, ma la comunicazione resta molto difficoltosa e noi siamo riusciti ancora a rintracciarli tutti

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1 commento:

  1. dalle notizie che ricevo la situazione non sembra essere per il momento sotto controllo, gli aiuti umanitari, siano essi farmaci, acqua, benzina, cibo ..., tardano ad arrivare ... le zone periferiche non sono ancora state raggiunte e non si ha l'esatta percezione di ciò che si troverà.

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