giovedì 29 ottobre 2009

Non avevo dubbi che il Monsignore puntasse al Centro...
Benvenuta Chialastri, e la puntarelle?

lunedì 26 ottobre 2009

Giro d'Italia: arrivo in centro storico o a Casella?

Arrivo in centro storico oppure a Casella? Il Giro d'Italia ha scelto asolo per l'arrivo della quattordicesima tappa Ferrara-Asolo di km 201, sabato 22 maggio 2009. Questo blog è stato il primo organo di informazione a dare l'informazione precisa e la data della tappa. Prevista la salita del Monte Grappa, (mt. 1675, lunghezza km 18,9, dislivello m. 1501, pendenza media 7,9%, pendenza massima 14%), arrivo ad Asolo. Ma la vexata quaestio è ora: arrivo in centro storico (con tutti i problemi logistici che esso comporta) o arrivo sul rettilineo di Casella (certamente più agevole ma meno spettacolare)?

venerdì 23 ottobre 2009

Intervento di Daniele Ferrazza del gruppo Insieme per Asolo

Intervento di Daniele Ferrazza del gruppo Insieme per Asolo al consiglio comunale di giovedì 22.10.09

Alcune considerazioni generali sul Piano casa della Regione del Veneto. Si tratta della legge regionale 14/2009.
La genesi, se vogliamo, è nell'idea di Berlusconi enunciata lo scorso inverno di un piano popolare per la casa.
Prontamente il 10 marzo 2009 la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore all'urbanistica, ha approvato un disegno di legge. Il testo è stato esaminato dalla seconda commissione, emendato e trasmesso all'aula. La discussione è stata lunga e frammentata dalla presentazione di migliaia di emendamenti.
Infine, dopo un lungo braccio di ferro, è stata approvata nella seduta del 1 luglio 2009 con una maggioranza molto modesta: 26 voti favorevoli (i consiglieri regionali sono 60!), 3 contrari (Rifondazione, Verdi, Comunisti italiani) e dieci astensioni (il Partito Democratico).
La legge 14 porta la data dell'8 luglio 2009, è stata pubblicata nel Bur, ed è entrata in vigore l'11 luglio.
Entro il 30 ottobre i Comuni sono chiamati ad esprimere il proprio parere approvando limiti e modalità per rendere applicabile la disciplina prevista dalla legge regionale.
Le finalità della legge 14 sono: agevolare l'ampliamento degli edifici esistenti, agevolare la sostituzione (mediante demolizione e ricostruzione) con ampliamento degli edifici ante 1989, agevolare l'ampliamento delle attrezzature ricettive all'aperto, agevolare la costruzione di pensiline e tettoie su edifici residenziali esistenti per l'installazione di pannelli fotovoltaici.

In estrema sintesi.
La legge consente l'ampliamento del 20 per cento del volume dei fabbricati a uso residenziale e del 20 per cento della superficie se adibiti ad uso diverso. L'ampliamento deve essere realizzato in aderenza o, in caso di comprovata necessità, di un corpo edilizio separato. Nel caso di case a schiera l'ampliamento è ammesso qualora venga realizzato in maniera uniforme su tutte le case. Se vengono usate tecnologie rinnovabili, l'ampliamento è del 30% (art.2).
Nel caso di demolizione e ricostruzione, il bonus edificatorio è del 40% e, in particolari casi, anche del 50% (art.3).
Tutti gli interventi previsti negli articoli 2,3 e 4 sono sottoposti a Dia, dichiarazione di inizio attività (art.6).
E' praticato uno sconto sul contributo di costruzione del 60 per cento per le unità immobiliari prima casa (art.7).

Secondo le stime del Cresme, l'osservatorio dell'Associazione nazionale costruttori edili, nel Veneto l'effetto del Piano casa comporterà la costruzione di nuovi 15 milioni di metri cubi di fabbricati: nella sola provincia di Treviso circa tre milioni di metri cubi e investimenti per 1,2 miliardi di euro.

Il rischio di un nuovo saccheggio del territorio, di nuove costruzioni disordinate e incongruenti, è molto elevato. Anche perch‚ questa legge arriva dopo ben tre condoni: quello del 1985, quello del 1994, quello del 2003.

Vengono spontanee alcune considerazioni.
Si tratta di una legge economica, non di una legge urbanistica. Scrivono Vincenzo Fabris, dirigente regionale dell'Urbanistica, e Bruno Barel, apprezzato avvocato esperto di questioni urbanistiche: Per l'urbanistica il piano casa è l'antitesi della pianificazione, anche se non si sono levate moltissime voci a criticarne l'impostazione. Tuttavia è indiscutibile che una legge che impone modalità e quantità di edificazione confligga con i principi fondamentali, con l'essenza stessa del pianificare: il territorio va governato attraverso un sistema di strumenti urbanistici e non certo con leggi imposte dall'emergenza piuttosto che dalla congiuntura. Il contrasto è evidente a tutti". Una legge che offre come beneficio la difformità dal Piano regolatore generale e tutti i suoi derivati. Pressochè un'eresia per la pianificazione classica, ma in realtà si tratta della precisa trasposizione delle esigenze dell'attuale congiuntura economica e sociale".

Lungi da noi fare un elogio assoluto della pianificazione, che tanti disastri ha provocato anche nel nostro Veneto, ma alcune considerazioni vanno preliminarmente fatte.

Il Piano-casa della Regione Veneto non è dunque una legge urbanistica. E' una legge economica - e infatti così si intitola"Intervento regionale a sostegno del settore edilizio" - dettata dall'emergenza, dalla contingenza, dall'urgenza di fare qualcosa per l'economia.
Secondo noi, ma è una considerazione generale, per ri-animare il settore delle costruzioni sarebbe stato molto più utile e molto più efficace modificare le norme sul Patto di stabilità a favore dei Comuni virtuosi (e saluto con piacere il premio che ha ricevuto il Comune di Asolo) e consentire alle Amministrazione di spendere i soldi - propri - che hanno in cassa per realizzare opere pubbliche e infrastrutture necessarie alle comunità locali: scuole, strade, marciapiedi, attrezzature sportive e per il tempo libero.

Nel merito, è una legge che dà ai ricchi e non dà ai poveri. L'ampliamento di volume o superficie è infatti proporzionale all'esistente, non c'è alcun meccanismo che premi invece chi ne ha più bisogno. Scrive Sara Gnec su Eddyburg: Come sempre accade in questo paese, chi più ha più avrà. Chi possiede una villa di 2000 metri cubi potrà realizzarne altri 400; chi possiede un piccolo alloggio, forse riuscirà a realizzare un ripostiglio". Un vantaggio limitato per chi possiede una casa monofamiliare modesta; un grosso vantaggio per chi possiede una grande villa; un enorme vantaggio per chi possiede alberghi e attività produttive. Un enorme vantaggio infine andrà agli avvocati, vista l'altissima probabilità di contenziosi, con particolare riferimento alle distanze" (citazione Sara Gnec, Eddyburgh).

Questa legge ammette implicitamente il fallimento della legge 11 e della cosiddetta legge blocca-capannoni. Il numero di varianti ante 2006 è sproporzionato, oltre millecinquecento. La considerazione finale è che con questa legge sia stata perduta l'ennesima occasione. Per ragionare sul nostro territorio, per ragionare sul nostro futuro.
Un osservazione di carattere metodologico. Nei mesi scorsi, un interessante questionario è stato sottoposto a un campione di cittadini sulla qualità ambientale, in vista del Pat. I suoi risultati forse andrebbero usati in maniera più frequente quando parliamo del nsotro territorio e del suo futuro.
Anche qui è stata, a nostro parere, perduta un'occasione: quella di coinvolgere, ascoltare, recepire le istanze dei nostri cittadini e delle nostre associazioni, che avrebbero potuto rendere questa discussione molto più utile per la coesione sociale - e Dio solo sa quanto ce ne sia la necessità in questo momento - e per un lavoro più apprezzato.

Alcune osservazioni, infine, di carattere specifico sulle norme che andiamo ad approvare.

Troviamo corretta l'applicabilità alla sola prima casa e non alle seconde case, con preghiera di predisporre verifiche e controlli adeguati. Naturale la restrizione alle costruzioni nelle aree di tutela ambientale, che per il Comune di Asolo è molto ampia.
Sui condomini e le case a schiera. La legge prevede, con l'accordo di tutti i proprietari e secondo un progetto unitario, l'ampliamento di queste tipologia di fabbricati. Le case a schiera, in particolare, sono ambienti molte volte piccoli dove è più presente di altri la necessità di spazi per i figli. Chi ha una casa più grande è certamente agevolato. Questa norma è più necessaria per chi vive in case a schiera che in ville singole. Chiediamo dunque che sia riconsiderata l'esclusione delle case a schiera, facendole rientrare nei benefici della presente legge, sempre secondo lo spirito della legge (progetto unitario).

L'applicazione della Dia. Serve senz'altro a snellire la burocrazia, sapendo inoltre che i professionisti si assumono una grande responsabilità. Ora, è un bene snellire la burocrazia ma ci• non deve essere fatto a scapito del controllo del territorio. E' bene che gli interventi più delicati, soprattutto in zona collinare, debbano essere controllati dall'ufficio tecnico attraverso un permesso a costruire, che consente un maggiore controllo del territorio perchè rende responsabili degli interventi anche gli uffici preposti e la commissione edilizia. La Dia è una pratica che ha trovato una sua iniziale giustificazione per i piccoli interventi. Applicarla anche ad interventi fino a 450 metri cubi mi sembra eccessivo. Opportuna appare anche l'adozione di un modello comune completo ed esaustivo, sull'esempio del Comune di Vittorio Veneto.
Per le tettoie. Il tema è delicato: possono avere superficie pari a 60 metri quadri, un'altezza di 2,50 dal pavimento o 3.50 dal piano di campagna. Ora pensiamo se gran parte delle abitazioni collinari iniziano a chiedere una tettoia per il fotovoltaico, dove magari sotto mettere l'auto. Avremmo un tappeto non proprio compatibile col nostro ambiente. E' bene quindi prestare molta attenzione.
Per gli interventi sugli annessi rustici con ampliamenti fino a 150 metri quadri sarebbe, credo, opportuno l'avallo di una perizia agronomica che giustifichi tale intervento per necessità.
Una particolare attenzione spero sia stata riservata ad un'attenta analisi del patrimonio pubblico comunale, ai fini di una sua valorizzazione spero abbia trovato una verifica sul patrimonio pubblico comunale.

Daniele Ferrazza

Che succede in Consiglio comunale?

Il Consiglio comunale del 22 ottobre 2009 si è aperto con la condanna del sindaco per gli episodi di imbrattamento dei muri ai danni dei consiglieri comunali di minoranza. Il primo cittadino si augura che questi episodi non abbiano più a ripetersi.
Approvata la convenzione per il servizio di tesoreria del quinquiennio 2010-2014. Il gruppo Insieme per Asolo ha proposto che, tra i requisiti dell'istituto bancario che vincerà la gara, vi sia uno stanziamento per le politiche sociali. Il Consiglio ha approvato all'unanimità, con la dizione che il contributo dell'istituto vincitore sarà destinato ad attività sociali, educative e sportive.
Approvato anche l'acquisto del terreno denominato La Valletta, nei pressi del parcheggio Cipressina e della scuola elementare di Asolo. Si tratta di un'area di circa 2000 metri quadrati del costo complessivo pari a 35 mila euro. La parte venditrice è il signor Piergiorgio Coin, che a sua l'ha acquistato dalla Fondazione Malipiero. Insieme per Asolo si è astenuto, chiedendo al Sindaco di portare a conoscenza del consiglio tutti gli atti della Fondazione Malipiero.
Modificato in due punti il Regolamento edilizio comunale. In particolare: la commissione edilizia è stata ridotta da 5 a 3 membri ed è stata estesa la competenza dell'Ufficio edilizia privata che potrà autorizzare interventi, senza il parere della Commissione edilizia, per nuove edificazioni, ristrutturazioni e ampliamenti fino a un massimo di 450 metri cubi di volume. Insieme per Asolo ha contestato il provvedimento, perchè ritiene che la Commissione edilizia comunale sia un supporto indispensabile per gli uffici, soprattutto in un territorio come quello di Asolo. Inoltre, ritiene che il numero di commissari possa tranquillamente restare di cinque, espressione degli Ordini professionali di Architetti, Ingegneri, Geometri, Agronomi e Geologi. La proposta di limitare a 150 metri cubi il limite di competenza dell'Ufficio tecnico (senza commissione edilizia) e il mantenimento del numero di 5 membri, condivisa anche dagli altri gruppi di minoranza, è stata respinta senza motivazione dalla maggioranza.
Lunga la discussione sul Piano casa. Il vicesindaco Federico Dussin ha proposto un adeguamento della normativa in senso restrittivo soprattutto per quanto riguarda la fascia collinare. Tre gli emendamenti sostenuti dalle minoranze: il primo riguardante la data entro la quale far rientrare gli interventi ammessi ai benefici del Piano casa (la maggioranza ha proposto l'11 agosto 2009, la minoranza ha proposto il 31 marzo 2009); il secondo riguarda l'estensibilità anche alle case a schiera dei benefici del Piano casa (la maggioranza lo escludeva); il terzo riguardante la possibilità di realizzare, con il Piano casa, annessi rustici in fascia collinare (la maggioranza li consentiva, noi ne abbiamo proposto l'esclusione). Dopo una lunga e sofferta sospensione, durata quasi un'ora (vi racconteremo i dettagli...), la maggioranza ha accolto tutte e tre le proposte della minoranza. Il Piano casa è così stato approvato all'unanimità.

giovedì 22 ottobre 2009

Informazioni in breve

CONSIGLIO COMUNALE
questa sera alle ore 20.30 ci sarà il Consiglio comunale
ordine del giorno:
1 - Lettura ed approvazione verbali delle sedute del 13/07/2009 (dal n. 36 al n. 44 compreso), del 06/08/2009 (dal n. 45 al n. 46 compreso) e del 21/09/2009 (n. 47).
2 - Approvazione convenzione per il servizio di tesoreria per il periodo 01/01/2010 - 31/12/2014.
3 - Acquisto Area denominata "La Valletta".
4 - Adozione Variante Parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Asolo, ai sensi dell'art. 50 - comma 4 - lett. l) della L.R. 61/1985 e successive modificazioni ed integrazioni; modifiche al Regolamento Edilizio Comunale.
5 - Applicazione della normativa di cui agli artt. 2-3-4 della L.R. n. 14 del 08/07/2009 - Limiti e modalità applicative.

6 - Risposta ad interrogazioni presentate in data 15/10/2009 prot. n. 20241 e prot. n. 20242 dal gruppo consiliare "Con Te per Asolo".
7 - Comunicazioni del Sindaco.


consiglio alla popolazione di partecipare, almeno per farsi un'idea su come funziona

SCRITTE SUI MURI

Asolo - i coordinatori del Pdl Alberto Andolfato, Dino Dal Bello e Anna Andreatta esprimono condanna èe le scritte contro l'ex sindaco. Esprimono "forte preoccupazione" perchè, nell'ultimo consiglio, "dal pubblico una persona ha inneggiato a un partito e gridato 'mandiamo a casa tutte le minoranze' senza essere in alcun modo richiamato"


venerdì 16 ottobre 2009

Si è aperto questa mattina ad Asolo il workshop delle Fondazioni Italianieuropei e Fare Futuro dedicato quest'anno al tema delle politiche per l'immigrazione. Un utile confronto tra esponenti di destra e di sinistra sul tema. Qualche dato emerso dai relatori.
Nel mondo il fenomeno migratorio coinvolge 200 milioni di persone.
Gli stranieri in Italia sono quasi 4 milioni (nel 1990 erano 1,2 milioni).
Rumeni e albanesi rappresentano il 30%.
Nel 1912 uno straniero poteva diventare cittadino italiano dopo 5 anni di permanenza in Italia.
Nel 1992 la legge sulla cittadinanza ha portato a 10 gli anni necessari (più circa 3 anni per le pratiche burocratiche).
La media europea della legislazione prevede 5 anni (in Belgio bastano 3 anni).
Una proposta di legge bi-partisan propone di portare a 5 anni gli anni di permanenza in Italia per ottenere la cittadinanza. Per i minori, la proposta prevede che possa diventare italiano un bambino che abbia completato un intero ciclo scolastico (es. i 5 anni di scuola elementare).
Nella provincia di Treviso il 10 per cento della popolazione è straniera.
Questo 10% è ritenuta responsabile del 27% dei delitti.
L'85% dei detenuti nel carcere di Treviso è straniera.

mercoledì 14 ottobre 2009

La viltà di chi si vede perduto

Questa mattina in località Casonetto è apparso un cartellone dalle dimensioni 1mt per 1mt contenente varie e variopinte frasi ingiuriose rivolte a Daniele Ferrazza e Moris Dametto ... ma la novità è che a finire nel mirino questa volta è anche la lista civica ConTe per Asolo, in particolare Conte Alessandro, Brolese Gian Marco e Franco Dalla Rosa ... quindi tutta l'opposizione appartenente all'area del centro - sinistra e tutte le persone che hanno amministrato Asolo negli scorsi anni.E' inutile ripetere che questa persona o persone sono dei vigliacchi, che non hanno il corraggio delle proprie azioni e tantomeno di affrontare l'avversario a viso aperto ... E l'attuale sindaco cosa fa? ... Pensa di mantenere il silenzio come se il caso non riguardasse l'attuale Consiglio Comunale?A nome del gruppo Insieme per Asolo, ai consiglieri presi di "mira" va tutta la nostra vicinanza e solidarietà ... anche se in alcune decisioni e scelte politiche possiamo essere divisi da ideali diversi, la nostra solidarietà umana non mancherà mai!!!PS: del fatto sono stati informati i carabinieri che hanno sequestrato il manifesto in questione.
Mauro Migliorini

lunedì 12 ottobre 2009

Tappa Ferrara-Asolo, 22 maggio 2010


Il Giro d'Italia fa tappa ad Asolo. Dopo un lungo lavoro diplomatico e molti sopralluoghi (annaffiati da grandi bevute, vero mario?) per ottenere la tappa, finalmente la Rcs che organizza la Corsa Rosa ha deciso di includere Asolo sede di tappa.
Sarà la Ferrara-Asolo, sabato 22 maggio, a salutare la Città dai cento orizzonti. Una tappa particolarmente importante perchè giungerà alla vigilia del tappone dolomitico, il giorno dopo.
Buon Giro a tutti!

sabato 10 ottobre 2009

SOLIDARIETA' e VICINANZA a Daniele Ferrazza, nostro ex sindaco e attuale consigliere di minoranza della Lista Civica Insieme per Asolo, fatto oggetto di scritte volgari e offensive, apparse sulla casa situata all'incrocio tra via Fornaci e la statale.
E' un atto vile e vigliacco ... frutto del clima politico ammalato che stiamo vivendo.
Penso che non sia questo il modo di esprimere il dissenso verso una persona e verso l'operato politico - amministrativo. Chi si nasconde dietro a delle scritte non sa cosa vuol dire ne amministrare un comune come Asolo, ne il significato del rispetto reciproco pur non condividendone le scelte e l'operato, ne tantomeno sa cos'è il vivere sociale!

lunedì 5 ottobre 2009

Asolo ... modello di inserimento scolastico

Asolo ..... modello di inserimento scolastico

fonte:
FAMIGLIA CRISTIANA
articolo di:
ALBERTO LAGGIA

«AD ASOLO UN BAMBINO NON È MAI STRANIERO»

Su circa un migliaio di studenti, un quarto è di origine extracomunitaria. In realtà tutti accolti come italiani.

Sulla parete dietro la scrivania del preside campeggia un manifesto del Movimiento contro la intolerancia con lo slogan Sólo una raza, la raza humana. Nel corridoio un enorme albero affrescato ha le bandiere delle nazioni al posto delle foglie e il grande tronco i colori dell’iride.

Basta "leggere" i muri di questa scuola per capire che qui la multietnicità è un’opportunità e non solo un problema, e l’integrazione è un valore e non un onere in più. Il preside dell’istituto comprensivo di Asolo (1.070 alunni provenienti da tre Comuni della Pedemontana), Orazio Colosio, fa parlare subito i ragazzi e i loro temi.

Questo l’ha scritto Nazime, un’alunna macedone di seconda media: «Il mio rapporto con i compagni di scuola italiani è molto speciale, perché mi accettano per quello che sono e non mi escludono mai dal gruppo. Ovviamente, c’è anche qui qualcuno che ogni tanto mi prende in giro e mi chiama "cecena". Io non so esattamente che cosa significa, però, anche se immagino che sia una cosa brutta, faccio finta di non sentire. A parte questo, i miei rapporti con i compagni di scuola italiani sono molto buoni perché mi fanno sentire come una di loro. Quando vado fuori, invece, mi sento indifesa, soprattutto quando qualcuno mi offende o fa battute, perché non so mai come rispondere e, se rispondo, mi urlano in faccia: "Allora torna da dove sei venuta". La ringrazio signor direttore di non aver proibito ai ragazzi stranieri di imparare, perché in questa scuola ho trovato il coraggio di tenere la testa alta».

Siamo ad Asolo, nel cuore della Marca trevigiana leghista, ma anche nel cuore della provincia che, secondo un recente studio della Caritas, meglio accoglie e integra gli immigrati.

Nel 1998 questo stesso istituto contava trecento studenti in meno e in tutto gli stranieri erano 12, compresi i due con passaporto statunitense. Altri tempi. Oggi su un migliaio di studenti 240 sono stranieri, cioè quasi il 23 per cento. «Ma abbiamo avuto anche situazioni limite di classi con il 55 per cento di figli d’immigrati», ricorda il preside. «Qui, però, come, in genere, in tutto il nostro territorio provinciale ad alta presenza d’immigrazione, ci siamo da tempo dati una politica, una formazione e strumenti per l’integrazione di questi ragazzi. Insomma, quando arriva un bambino straniero sappiamo cosa fare, nonostante i mezzi sempre più risicati messi a disposizione dal ministero».

I corsi di "italiano zero"

«Se riusciamo a tenere in piedi i corsi di "italiano zero" per gli alunni che sono in Italia da meno di due anni è solo perché facciamo i miracoli con qualche ora aggiuntiva e i pochi fondi dell’istituto. Eppure, le recenti esperienze realizzate con un curriculum didattico socio-affettivo proprio sull’integrazione dimostrano che queste iniziative sono utilissime», afferma Maria Grazia Beltrame, docente referente per gli studenti stranieri. Risultati? Buoni, a guardare i nomi dei vincitori delle borse di studio che l’istituto attribuisce a fine anno ai tre studenti migliori di ogni classe terza media. Tre su quindici sono finite ad altrettanti ragazzi d’origine straniera».

Nell’istituto da anni è aperto anche un Ctp (Centro territoriale permanente per l’educazione per gli adulti) che ha attivato, tra l’altro, dieci corsi di integrazione linguistico-culturale per donne straniere. «Grazie anche ai locali messi a disposizione dai Comuni dell’Asolano e della Pedemontana del Grappa, 112 donne provenienti da una trentina di Stati diversi hanno potuto partecipare a lezioni d’italiano con insegnanti in organico dell’istituto e a contratto. Le migliori hanno affrontato con successo l’esame di licenza media. Quel che più conta è che in questo modo si aiutano queste donne a integrarsi nel territorio, a riscattarsi socialmente ma, soprattutto, essendo anche mamme dei bambini che frequentano le nostre classi, a convincersi che la scuola è fondamentale per il futuro dei loro figli», osserva il preside Colosio.

Su 240 alunni definiti "stranieri", è nato all’estero solo il 59 per cento e quelli nati in Italia sono il 41 per cento. E se guardiamo solo alle scuole elementari, tra i piccoli sono decisamente di più i nati in Italia (54 per cento) rispetto ai nati all’estero (46 per cento). Ultimo dato: più del 50 per cento degli alunni nati all’estero frequenta comunque le scuole italiane da almeno cinque anni. Il preside lascia il commento ancora una volta allo scritto di una sua allieva di prima media, Lucrezia: «Mio padre è figlio di emigranti ed è nato nella Svizzera tedesca dove il nonno lavorava negli anni ’60. Nonostante fossero ben inseriti, spesso veniva schernito dai compagni svizzeri con frasi poco simpatiche e con l’appellativo di "cincalo", che significa zingaro. Questo mi ha fatto pensare che tutti possiamo essere stranieri se chi ci accoglie non è tollerante».

venerdì 2 ottobre 2009

Comuni virtuosi

comuni virtuosi, 2 milioni di premio
Nella Marca Trevigiana ben 32 comuni hanno rispettato il patto di stabilità

sono 32 i Comuni della Marca (su un totale di 95) che sono stati indicati dal Ministero dell'Economia e dell'Interno come esempio da seguire.
La conferenza Stato-Città ha premiato i sindaci che hanno centrato i parametri di virtuosità indicati dal Dl112/08 (autonomia finanziaria e bassa rigidità strutturale)meglio conosciuto come Patto di stabilità per la gestione dell'anno 2008

I benefici, poco più di 170 milioni di euro in totale, potranno venire sfruttati per il patto di stabilità del 2009.
Nuovi fondi quindi per i comuni

nell'elenco dei Comuni virtuosi figura anche Asolo
che avrà quindi un premio a disposizione per il patto di stabilità del 2009 pari ad € 33.969,00

giovedì 1 ottobre 2009

intervento del consigliere Moris Dametto del gruppo Insieme per Asolo

Intervento del consigliere Moris Dametto del gruppo Insieme per Asolo
al consiglio comunale di lunedi 28.09.09


Punto n° 2 - Ricognizione sui programmi


Stasera discutiamo un documento molto importante perché la mancata adozione degli eventuali provvedimenti di riequilibrio è equiparata alla mancanza di approvazione del Bilancio di Previsione.

Sulla base dei documenti che l’Ufficio Ragioneria ha predisposto la situazione della gestione finanziaria risulta tale da far ritenere che l’esercizio in corso si concluda con un pareggio di bilancio, o con un possibile avanzo di amministrazione.

Per quanto riguarda la gestione dei residui non emergono situazioni che possano alterare gli equilibri finanziari generali e viene addirittura prospettato un avanzo di amministrazione.
In poche parole, la gestione finanziaria del Bilancio di questo Comune non presenta alcuna difficoltà.

Questi dati sono nettamente in contrasto con quanti ultimamente asserivano che la passata amministrazione avrebbe lasciato un mare di debiti.
E’ normale che l’attuale amministrazione non elogi la precedente, ma è scorretto mettere in giro falsità sulla situazione finanziaria del comune.

I fatti, dimostrano che la passata amministrazione ha amministrato bene ed il documento in approvazione questa sera lo conferma ampiamente.

Per quanto riguarda gli investimenti non è stato fatto praticamente nulla: circa
2.000.000,00 di euro sono stati eliminati con la variazione di bilancio che è stata approvata nel precedente punto all’o.d.g., e l’attuale stanziamento pari a 1.920.000,00 euro è finanziato solo per il 25%. Quindi questa Amministrazione se vuole effettuare i primi impegni sul bilancio 2009 deve reperire fondi per poco meno di 1.500.000,00 euro (1.465.000,00 euro).

Volevo sottolineare anche il fatto che su 1.920.000,00 euro di stanziamenti di bilancio, finora sono stati impegnati solo 114.000,00 euro, meno del 6%.
Approfitto di questa occasione per ribadire la necessità di portare a termine al più presto i lavori del nuovo plesso scolastico elementare possibilmente prima della stagione invernale.
Fa male al cuore di ogni cittadino asolano vedere una scuola elementare nuova completamente ecologica, ritenuta dalla Regione uno dei migliori progetti di edilizia scolastica e per questo premiata con un finanziamento di 1.000.000,00 di euro ferma da quando questa amministrazione si è insediata a causa delle sue divisioni interne.
I soldi non sono vostri, ma di tutti i cittadini asolani.
Io, come penso ogni genitore,voglio che i miei figli frequentino una scuola dotata di tutte le aule, speciali e non, e delle attrezzature necessarie per una corretta istruzione.
Per la precedente amministrazione il 2010 doveva essere l’anno di apertura del nuovo plesso scolastico. Stando alla situazione odierna creata dall’ attuale amministrazione penso vi sia difficile anche solo ipotizzare l’anno in cui il plesso potrà essere terminato, sempre che questo succeda.
I proclami della campagna elettorale devono essere messi da parte se risultano sbagliati davanti alla nuova riorganizzazione del sistema scolastico.
Non bisogna fossilizzarsi su idee antiquate, bisogna stare al passo coi tempi per il bene dei nostri figli.
E’ inutile intestardirsi nel voler mettere a norma le attuali 4 scuole elementari quando si sa benissimo che 2 di queste sono destinate a chiudere a breve per le conseguenze della riforma in atto.
Quest’anno, la prima elementare di Pagnano ha rischiato di saltare per il ridotto numeri di iscritti. Figuriamoci l’anno prossimo quando il limite minimo sarà innalzato da 14 a 17 alunni per classe.
Per finire diciamo che finora l’azione dei nostri nuovi amministratori non è stata molto efficace, chi si aspettava il famoso cambio di marcia è rimasto deluso.
Più che un cambio di marcia sembra una retromarcia.

Delusione perché i soldi, per le cose che volevate, li avete trovati subito, alla prima riunione di Giunta.

Tornando agli equilibri di bilancio ribadiamo quanto detto al punto precedente dell’ordine del giorno è cioè il nostro disappunto per non essere stati minimamente coinvolti nel discutere l’argomento prima del consiglio.
Per questo motivo e per tutte le altre mancanze dell’amministrazione appena elencate la lista civica Insieme per Asolo anticipa il suo voto contrario